Il Gruppo Sportivo “Juventina”, probabilmente, rappresenta un caso più unico che raro: infatti, a metà degli anni ’70, in questo piccolo paese della campagna toscana, i tifosi di calcio erano equamente suddivisi fra Juventus e Fiorentina. A qualcuno, con ironia tutta toscana, (chissà se fu un tifoso dell’Inter) venne in mente di proporre la fondazione di un circolo sportivo paesano e di chiamarlo JUVENTINA, appunto dalla fusione dei nomi delle due squadre, che come è noto sono fieramente contrapposte da anni di sana (forse non troppo) rivalità e pesanti prese in giro. A quel punto, una volta decisa la costituzione di un Gruppo Sportivo, rimaneva da trovare un luogo adatto per la sede sociale. Fu individuato un terreno posto più o meno al centro della frazione, che era di proprietà del Dott. Farina. Questi fu ben lieto di metterlo a disposizione della popolazione, ed in breve i ragazzi del posto, presi gli attrezzi, iniziarono a spianare e costruire, dapprima un campo da calcetto, poi una capanna per scambiare due chiacchiere, via via fino ad arrivare ai giorni nostri, con uno dei più bei campi da calcetto della zona, spogliatoi, un bar, una cucina perfettamente attrezzata ed attrezzature degne di realtà molto più facoltose, a farsi da due capannoni smontabili di 160 Mq. l’uno per arrivare a tutta l’attrezzatura per mettere “a tavola” contemporaneamente OLTRE 200 PERSONE.